A Blue Sea Land il ‘pescatore ecologico’, sentinella del mare
In occasione dell’ottava edizione di Blue Sea Land, a Mazara del Vallo, si è tenuta una riunione che ha visto impegnata la commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni dove è’ stato approvato all’unanimità un Odg sulle problematiche dei rifiuti marini. Nel testo approvato si propone di chiedere al Governo nazionale un impegno all’Unione Europea per stanziare somme finalizzate ad incentivare il finanziamento, rivolto ai pescatori, per ripulire il mare dalla plastica e da tutti gli oggetti inquinanti.
“C’è grande soddisfazione perché la commissione ha approvato il nostro punto all’ordine del giorno che prevede la compensazione economica per quei pescatori che si fanno carico di conferire i rifiuti prelevati dal mare. C’è stato inoltre l’apprezzamento per questo atto di indirizzo che abbiamo rivolto al governo nazionale e approvato all’unanimità”, ha commentato l’assessore Bandiera.
“Fare economia, contribuendo a migliorare l’ambiente. E’ questo l’obiettivo che ci siamo prefissi affinché i nostri pescatori, responsabili quotidianamente nella propria attività del trasporto e del conferimento dei rifiuti che, accidentalmente finiscono nelle reti, non siano più costretti a rilasciarli perché gravati dai costi di smaltimento o passibili del reato di trasporto illecito di rifiuti. La nuova programmazione comunitaria – ha aggiunto l’assessore – deve prevedere lo stanziamento delle risorse necessarie affinché il ‘pescatore ecologico’, sentinella del mare, venga incentivato nella sua attività di ripulitura e miglioramento dell’ambiente che andiamo a consegnare alle future generazioni”.
Il testo dell’ordine del giorno sarà poi sottoposto per l’approvazione definitiva alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
La lotta all’inquinamento in mare, passa anche dai progetti del Dipartimento Pesca della Regione Siciliana. Come quello promosso dal “Flag Isole di Sicilia”, che coinvolge gran parte delle piccole barche nelle isole minori.
“Questo progetto passa attraverso la nostra comunità di pescatori – spiega Pietro La Porta, direttore del Flag Isole di Sicilia – Circa 100 imbarcazioni e 300 pescatori fanno monitoraggio costiero con piccole imbarcazioni e monitoraggio ambientale, rivolto al rinvenimento di specie protette, ma anche di materiale plastico in mare, fenomeno negli ultimi anni in crescita. Il pescatore diventa quindi il custode del nostro mare, viene ulteriormente responsabilizzato. Un’attività importante che speriamo nei prossimi anni venga rifinanziata”.