Bloccate in Italia 325mila carte prepagate SisalPay
Come riporta Il Sole 24 Ore, sarebbero 325mila le carte prepagate italiane bloccate dopo il crack di Wirecard, con fondi di almeno 20 milioni di Euro. Tra le società coinvolte c’è anche SisalPay, che è immediatamente intervenuta garantendo la restituzione dei fondi congelati ai propri clienti.
In Italia gli oltre 300mila possessori di carte di credito si sono visti bloccare i fondi e le carte senza alcun preavviso già venerdì scorso, a seguito della decisione dell’FCA di stoppare tutte le operazioni di Wirecard.
SisalPay, attraverso la propria pagina Facebook ha voluto rassicurare gli utenti: “l’autorità di vigilanza bancaria inglese (FCA) ha bloccato preventivamente l’operatività di tutte le carte Wirecard a livello mondiale e di conseguenza anche le vostre carte con brand SisalPay. Ci scusiamo per gli inconvenienti che questa situazione vi sta arrecando e siamo in campo in prima persona per contenere i disagi verso i nostri Clienti, il nostro primo interesse“.
SisalPay ha sottolineato che nei prossimi giorni i clienti saranno contattati per “trasferire il saldo direttamente su una nuova carta prepagata, emessa in partnership con Banca 5 – Gruppo Intesa Sanpaolo, affinché possiate tornare velocemente ad effettuare pagamenti in tutta tranquillità oppure ricevere indicazioni sulle modalità, per voi più sicure e convenienti, di accredito o rimborso del saldo presente sulle vostre carte”.
Il terremoto Wirecard ha portato ad un crollo del 70% del titolo in borsa a seguito della notizia del buco da 2 miliardi di Dollari.
Particolarmente rilevante in Italia è SisalPay che viene utilizzato anche da Amazon per la ricarica in cassa.