Caro navi: bloccati i porti di Palermo, Termini Imerese e Catania
Gli autotrasportatori protestano contro il caro-navi. I porti di Palermo, Termini Imerese e Catania sono bloccati dalla mezzanotte del 6 gennaio. Un blocco che interesserà soltanto gli autotrasportatori, perché i passeggeri in rientro verso Genova o altre destinazioni avranno libero accesso alle navi.
La protesta a causa del rincaro del 20 per cento del costo del biglietto da parte degli armatori.
Nella protesta degli autotrasportatori siciliani c’entra l’Ue. Tutto parte infatti dall’Imo 2020 (International Maritime Organisation), la normativa che dall’1 gennaio 2020 a tutela dell’ambiente obbliga tutte le navi a ridurre le emissioni di ossidi di Zolfo dell’85 per cento. Una normativa che costringe gli armatori verso l’utilizzo di macchinari per ripulire il carburante o verso l’acquisto di un carburante già ripulito dallo zolfo: tutte soluzioni che hanno un costo maggiore. E così le compagnie hanno aumentato le tariffe del 20 per cento.