Fase 3, liberi tutti?
Abbiamo abbandonato ogni precauzione contro il Covid?
Il Nord, lo sappiamo, ha sofferto di più e per questo è più disciplinato, ma ovunque ormai le maglie sono larghe. Mascherine-foulard, movida, spiagge senza regole. Ormai molti non si proteggono più e conta soprattutto l’incidenza del virus a livello geografico.
Dopo i festeggiamenti in piazza a Napoli per la vittoria in Coppa Italia si ha l’impressione che gli italiani, ligi durante il lockdown, abbiano preso poco sul serio le fasi successive.
Il lockdown e i posti di blocco a tappeto sembrano essere un lontano ricordo, per non parlare delle mascherine che, quando indossate, sono abbassate al mento per il caldo.
La fase 3, quella della ripartenza, in Sicilia ormai da qualche settimana sembra un liberi tutti. Una rilassatezza generale a cui si aggiunge l’annuncio del governatore Nello Musumeci che la Sicilia è ad un passo dall’essere territorio Covid free.
A questo si aggiunge il drastico calo degli attuali positivi, rimasti per diversi giorni a quota 800 e poi scesi improvvisamente a 157 , per un clamoroso errore di calcolo, dovuto alla trasmissione dei dati dalle aziende sanitarie alla Regione.
La stagione balneare ha riaperto i battenti con alcune prescrizioni, spesso ignorate, che prevedono il distanziamento di un metro tra gli utenti e una superfice di almeno dieci metri quadrati per ogni ombrellone. Il fine settimana tuttavia resta il momento cruciale in cui si registrano i maggiori assembramenti. A Catania nelle ultime settimane sono già dieci i locali chiusi per violazioni delle direttive anti contagio. Ed a Palermo la nuova ordinanza su orari di vendita e somministrazione di bevande alcoliche sembra l’unico argine che ci fa ricordare le fasi precedenti.