Il Premier alla conferenza stampa finale degli Stati generali: “Non solo riforme, bisogna reinventare il Paese”
“I lavori sono stati molto intensi, non ci siamo chiusi ma ci siamo aperti alla società civile. Ci siamo confrontati con commercio, sindacati, imprese, aziende, banche, spettacolo e tanti cittadini”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte alla conferenza stampa finale degli Stati generali.
“E’ stato un clima proficuo, intenso. Abbiamo toccato con mano i problemi ma ci è stata restituita tanta energia e abbiamo toccato con mano anche tanto genio italico e resilienza” ha affermato il presidente del Consiglio, mettendo in chiaro che “non ci sono state passerelle, qui abbiamo lavorato senza risparmiarci. E’ sfilato un Paese intero. E quanto alla sede, abbiamo scelto la bellissima cornice istituzionale di Villa Pamphili perché della bellezza dell’Italia non dobbiamo vergognarci ma anzi la dobbiamo mettere in mostra davanti al mondo intero”.
E poi “non è sufficiente riformare il Paese ma occorre reinventarlo. Ci attende una sfida troppo impegnativa per accontentarci di qualche semplice riforma”.
“Il dialogo” durante gli Stati generali “rafforza me e i ministri negli obiettivi e nelle linee d’intervento e sono state ampiamente condivise tre direttive d’intervento – ha spiegato – modernizzare il Paese, una robusta transizione ecologica, un’Italia più inclusiva”.
“Sulla modernizzazione del Paese tutti condividono l’alta velocità” e c’è stato anche “grande sostegno per il piano cashless, favorire pagamenti digitali”. “In questi mesi – ha aggiunto – abbiamo toccato con mano il divario digitale, dobbiamo colmare questo divario e rendere Internet accessibile a tutti a poco costo”.
“Sul secondo pilastro, la transizione energetica, è stato molto apprezzato il nuovo progetto impresa 4.0 plus per rendere strutturali tutti gli incentivi e le agevolazioni alle imprese digitali e green. A Ravenna nascerà il più grande centro al mondo di cattura e stoccaggio di Co2”.
Riguardo al recovery fund il Premier ha affermato: “sarà diretto a investimenti e riforme e riteniamo che quello è il nostro obiettivo e stiamo lavorando, per elaborare progetti di investimento e di riforme su cui chiederemo la copertura finanziaria europea e cercheremo anche di avere un bridge”. Il premier ha sottolineato l’importanza di fare ”un passo alla volta. Adesso portiamo a casa il negoziato, e spero che il prossimo Consiglio europeo sia determinante e risolutivo”.