Inizia il weekend del Festival di Morgana
Inizia sabato 10 novembre il lungo weekend del Festival di Morgana: dalle 11 alle 22 saranno moltissimi gli spettacoli a cui assistere, che coinvolgeranno tutte le fasce di pubblico.
Si comincia alle 11, al Museo delle marionette, con “Nofriu e Virticchiu vs Orlando e Rinaldo” della compagnia palermitana Brigliadoro, diretta da Salvo Bumbello.
Lo spettacolo di opera dei pupi fa del tema dell’amore il motore centrale delle vicende traendo ispirazione dai grandi poemi epici della letteratura italiana di Ariosto e Boiardo ma ridimensionandone il pathos con l’intrusione di elementi comici, come avviene per tradizione nelle versioni popolari siciliane dei famosi poemi. Sia Orlando che Rinaldo, si sa, sono innamorati di Angelica e i due errano separatamente alla ricerca della fanciulla, accompagnati dai loro scudieri, Nofrio e Virticchio, espressione del sentimento popolare.
Alle 16, ancora al Museo Pasqualino, continuano le proiezioni di film d’animazione Petits malins, in collaborazione con Institut français Palermo e Institut français Cinéma.
Alle 17, sempre al Museo delle Marionette, uno spettacolo pensato per un pubblico dai 18 mesi e per le famiglie: la compagnia francese del Théâtre des TaRaBaTes mette in scena “La Brouille”. Si tratta di uno spettacolo di burattini sui generis. Al posto di manovrare dei pupazzi infatti, Nicolas Saumont e il musicista Yann Honoré scelgono di fare delle loro stesse mani le protagoniste della loro storia. Due mani si incontrano, giocano, litigano, fanno pace. La vita raccontata e riassunta in dieci dita. Il tema è quello della scoperta, del rapporto con l’altro, del conflitto, dell’intolleranza, ma anche della possibile riconciliazione. Due le mani e due i personaggi dello spettacolo che conducono il pubblico di grandi e piccoli in questa parabola quanto mai attuale, con semplicità e immediatezza.
Alle 18, a Palazzo Alliata di Villafranca, nuovo appuntamento con i pupi antimafia di Angelo Sicilia con “Padre Pino Puglisi un prete contro la mafia”, della Compagnia Marionettistica popolare siciliana. Quella di Pino Puglisi, da qualche anno beatificato dalla Chiesa, è la storia di un prete di frontiera ucciso dalla mafia. Colpevole il suo coraggio di alzare la testa, di lottare per donare condizioni migliori a bambini destinati a divenire manovalanza per le associazioni criminali. Angelo Sicilia narra la semplicità e la forza di “3P”, la sua coraggiosa ribellione, inserendola abilmente all’interno del quartiere di Brancaccio che appare in tutta la sua inesorabile decadenza. Se da un lato viene palesata, in tutta la sua forza distruttiva, la cultura omertosa e la violenza, dall’altro la gioia dei bambini riesce a lenire questo crudo realismo.
Il pomeriggio si concluderà alle 19 a Palazzo Butera, con la replica di “Una historia universal” dello spagnolo David Espinosa, mentre alle 20, a Palazzo Riso, sarà riproposto lo spettacolo “Come veni Ferrazzano”, co-produzione dell’Associazione Babel e Museo Pasqualino.
Alle 21, al Museo Pasqualino, andrà in scena “La tragedia di Macbeth”, della compagnia Marionettistica Fratelli Napoli di Catania.
Un grande classico tradotto da Alessandro e Fiorenzo Napoli, figli d’arte, a misura di pupo catanese. Un avvincente riadattamento del classico shakespeariano di Macbeth, tragedia del male e dell’ambizione, della paura e del rimorso, che nella sua sinistra grandiosità insieme al suo finale trionfo del diritto sul tradimento, sulla frode e sull’assassinio. Ritrova quell’aspirazione a un ordine del mondo più giusto che è la cifra essenziale dell’opera dei pupi. Un esperimento interessante, in cui i fratelli Napoli hanno dovuto costantemente tener conto della necessità di sposare l’intensità poetica della parola shakespeariana coi codici vocali e gestuali dei pupi catanesi.
Infine, alle 22, alla Chiesa S.S. Euno e Giuliano, verrà ancora messo in scena la performance “Two puppets in search of an artist”, di e con Kevin Atherton.