L’arte che accoglie: musei per tutti con i progetti innovativi della Fondazione Tim
Soluzioni basate su tecnologie innovative, accessibili, efficaci ed efficienti per rendere fruibili a tutti le opere d’arte all’interno dei musei: “l’arte che accoglie” è un progetto elaborato dalla Fondazione TIM nell’area d’intervento “Patrimonio Storico Artistico.
Lo scopo è individuare un modello tecnologico scalabile e replicabile da utilizzare nei musei italiani per promuovere un abbattimento significativo delle barriere percettive e sensoriali epsico-cognitivee e dare a tutti la possibilità di fruire delle opere d’arte all’interno dei musei.
I progetti si possono presentare entro il 3 settembre.
Fondazione TIM sta sviluppando soluzioni per persone con una disabilità che comporta limitazioni nella capacità di comunicare, nell’autonomia personale e nell’apprendimento, oltre a gravi difficoltà nella percezione dell’ambiente circostante e nelle relazioni interpersonali.
I progetti tecnologicamente innovativi devono rispettare sette principi di Universal Design:
- Equità: utilizzabile da chiunque.-Flessibilità: adattabile a diverse abilità.
- Semplicità: semplice e intuitivoutilizzabile in modo facile da capire.
- Percettibilità:in grado ditrasmettere le effettive informazioni sensoriali.
- Tolleranza all’errore:in grado diminimizzare i rischi o azioni non volute.
- Contenimento dello sforzo fisico:utilizzabile con minima fatica.
- Misure e spazi sufficienti:in grado di renderlo spazio idoneo per l’accesso e l’uso.A titolo esemplificativo i progetti possono prevedere l’utilizzo di tecnologie quali:Algoritmi di intelligenza artificial, tecnologie immersive, stampa 3D. vocal search/sistemivocali.
- Percorsi multisensoriali e tattili.Beneficiari dei progetti possono essere persone sorde e cieche (parziali o totali), sordocieche, sordomute e pluriminorate psicosensoriali.
Per il bando è stato stanziato un budget complessivo di 300.000,00 Euro. La Fondazione TIM finanzierà un progetto con un contributo massimo di 300.000,00 Euro pari a massimo l’80% dei costi di progetto, che durerà 12-24 mesi.
I progetti devono essere presentati da soggetti pubblici e privati senza finalità di lucro; Fondazioni ed Associazioni riconosciute; Musei nazionali appartenenti al MIBAC e agli enti locali; Fondazioni museali di diritto privato e pubblico; Onlus; Organizzazioni di volontariato iscritte ai registri; Associazioni di Promozione Sociale iscritte ai registri; Cooperative Sociali; Università; Enti di ricerca.