A Lampedusa è emergenza: sei sbarchi in poche ore e hotspot al collasso
Raffica di sbarchi a Lampedusa. E’ emergenza. La Guardia costiera ha soccorso quattro barche, che trasportavano 71 tunisini, nelle acque antistanti a Lampedusa (Agrigento). I migranti sono stati trasbordati sulla motovedetta che è già giunta a molo Favarolo.
Dopo i primi controlli medici, fra cui il rilievo della temperatura corporea, i migranti verranno portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove si trovano già più di 200 migranti a fronte di una capienza massima prevista per 95 persone. Sono, al momento, complessivamente 10 i barchini soccorsi dall’alba di stamani 21 luglio. In totale fino ad ora sono sbarcati 173 tunisini.
Si teme soprattutto per un gommone con 120 migranti che si trova in difficoltà in acque internazionali ad una cinquantina di miglia dalle coste libiche. L’imbarcazione, dicono Sea Watch e Alarm Phone, sarebbe in mare da oltre 12 ore, senza più motore e con uno dei tubolari che si starebbe sgonfiando. Delle 120 persone a bordo, 24 sarebbero minori e nessuno avrebbe i giubbotti di salvataggio. Le Ong hanno avvisato della situazione sia le autorità maltesi che quelle italiane chiedendo un immediato intervento di soccorso. Il gommone è stato individuato a 50 miglia da Zliten dal Moonbird, l’aereo di Sea Watch.
Intanto, due tunisini hanno tentato la fuga dal centro d’accoglienza “Casa dei gabbiani” di Agrigento e si sono scagliati contro tre carabinieri che hanno cercato di impedirglielo. I due sono stati bloccati e arrestati per resistenza a pubblico ufficiale e oltraggio. I carabinieri sono finiti al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio dove i medici gli hanno diagnosticato ferite e contusioni guaribili dai 7 ai 10 giorni.