A Palermo presentazione del romanzo di Daniela Tornatore “L’ultimo ricordo”
Giovedì 9 luglio, alle ore 18.30, al “Gattopardo coffeebook” di via Autonomia Siciliana 118, si terrà la presentazione del romanzo di Daniela Tornatore “L’ultimo ricordo” (Edizioni Leima). Ne parleranno con l’Autrice gli scrittori Francesco Scrima e Gino Pantaleone, moderati da Isidoro Farina, del Centro Libri, ed accompagnati dalle dolci note dell’arpa di Alessandra La Spisa. I posti a sedere sono limitati ad un massimo di 50 persone (è possibile prenotarsi chiamando al numero 0917284220).
Daniela Tornatore – L’ultimo ricordo – Edizioni Leima – pagg. 144 – Euro 14,00
“L’ultimo ricordo” è il primo romanzo di Daniela Tornatore, giornalista professionista, che attualmente si occupa di comunicazione e di organizzazione di eventi.
A parlare, in prima persona, si alternano tre personaggi: Anna, Paolo ed Angela, cui, nella seconda parte del libro, si aggiungerà il dottor Donato.
Ciò che colpisce subito il lettore è l’emotività con cui i personaggi si confessano, mettendo a nudo i propri sentimenti, le proprie emozioni o, semplicemente, il proprio modo d’essere.
Anna è fragile, profonda, proustianamente legata ai ricordi: il suo “mondo” è Paolo, lui è l’alfa e l’omega, il principio e la fine di tutto, il senso stesso della sua vita. Paolo, però, non accetta questo amore ossessivo: egli vive solo nel presente, è egoista, o forse solo immaturo, e pur tuttavia vuole del bene sincero ad Anna.
E poi c’è la giovane Angela, nomen-omen, che aspira a diventare giornalista: lei è caparbia, genuina e sa quello che vuole dalla vita.
Nessun indizio, nella prima parte del romanzo, lega l’amore impossibile di Anna per Paolo all’amore possibile di Angela per la professione che ha scelto. Nulla, tranne una data: il 6 febbraio del 2001, giorno in cui qualcosa finisce per sempre e qualcos’altro ha inizio (e anche in questo caso si può dire: per sempre).
Poi il tempo narrativo si dilata. Due settimane dopo ed ancora cinque mesi dopo quella data: il destino ha preso la sua strada, ma non tutti hanno avuto quello che speravano, perché la vita è così, si fa beffe delle nostre passioni oppure le premia, a prescindere da quanta forza abbiamo messo nel perseguirle.
La seconda parte – ben diciotto anni dopo quel fatidico 6 febbraio del 2001 – ha un volto assai diverso dalla prima. A condurre la regia degli eventi è adesso Angela, giornalista di cronaca, che riceve dal suo direttore il compito di fare un’inchiesta sui pazienti affetti da Alzheimer, la “malattia invisibile”.
Ed ecco che i fili che sembravano staccati cominciano ad intrecciarsi, facendo incrociare le vite di Anna, Paolo ed Angela, fino ad un finale imprevedibile.
“L’ultimo ricordo” è più di un romanzo. È una bella favola, in qualche modo magica e toccante; è un libro-inchiesta sulla malattia più terribile di tutte, perché uccide la parte più preziosa in dote agli umani, la memoria; è una storia d’amore e passione, ma anche di scelte sbagliate e di sogni caparbiamente inseguiti e realizzati.
E tutto questo è condotto con grande maestria dall’autrice, che si destreggia fra lirismo e realismo con tecnica smaliziata e, al contempo, con la semplicità di chi vuole raccontare una storia forte, diretta, di quelle che, a leggerle, ci si salva la vita.
Il che, di questi tempi, è più di quanto si chieda ad un romanzo. Il che è quasi poesia.
Francesco Scrima