Governo verso il il lockdown per altri 15 giorni e ci prepariamo per il “dopo”
Il nuovo dpcm di Conte, in arrivo venerdì 10 aprile, confermerà sicuramente il lockdown per altri quindici giorni.
Si va verso, quindi, un prolungamento delle attuali misure restrittive e di isolamento previste dal decreto della presidenza del Consiglio in scadenza il 13 aprile, con una probabile ulteriore proroga delle misure di isolamento a casa almeno fino al 2 maggio. Una frenata, questa, frutto della linea di massima prudenza espressa dal comitato tecnico-scientifico del ministero della Salute. Saranno possibili solo alcune deroghe per piccole attività legate alla filiera agroalimentare, sanitaria, farmaceutica, sempre rispettando le misure di distanziamento sociale.
Una linea di prudenza necessaria perché affrettare la riapertura adesso rischia di portarci al punto di partenza.
Del resto che non sia il momento di allentare le restrizioni l’ha detto ieri l’Oms e l’ultimo rapporto del Centro europeo per il controllo delle malattie invita gli Stati a non mollare senza aver pronto un sistema di test e sorveglianza, che dopo Pasqua ancora non avremo.
Ma sono decine di migliaia le richieste di apertura in deroga, sui tavoli dei prefetti che il governo non autorizzerà a riaprire dopo Pasqua, ma dopo il 20 aprile probabilmente sì.
Si inizierà con turni più brevi e con meno lavoratori per garantire il distanziamento. Fermo a casa a chi ha più di 37.5 di febbre, procedure di accesso dei fornitori tali che si evitino i contatti, chiusura delle mense, sanificazione periodica dei locali, che in ufficio riguarderà anche tastiere, mouse e schermi touch. Utilizzo di mascherine e distanza di sicurezza.
Oltre a rivedere i turni di lavoro, ovunque sarà possibile, si farà ricorso alla smart working e agli ammortizzatori sociali, oltre che a ferie e permessi per non lasciare senza salario chi dovrà stare meno al lavoro per garantire il distanziamento.
Con queste regole ci avviamo ad una fase due, consapevoli che i nostri comportamenti faranno la differenza.