Rallentano i contagi
Il calo dei ricoveri è il maggiore dall’inizio dell’epidemia, quelli in terapia intensiva scendono per il nono giorno di fila ed il numero delle vittime è il più basso dal 18 marzo in poi. E’ il segno che la curva della diffusione dell’epidemia sembra davvero aver imboccato una discesa importante. Ma è importante non abbassare la guardia e continuare ad attenersi scrupolosamente alle regole, che fino adesso hanno dato risultati. Da una settimana i dati a disposizione sono in flessione, con numeri altalenanti, ma il dato di oggi – ha spiegato il professor Luca Richeldi, pneumologo del Policlinico Gemnelli, nel corso del briefing con la stampa tenuto con il capo Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli – costituisce un segnale molto incoraggiante.
Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 31.265 in Lombardia, 13.672 in Emilia-Romagna, 12.505 in Piemonte, 10.729 in Veneto, 6.162 in Toscana, 3.817 nel Lazio, 3.333 in Liguria, 3.114 nelle Marche, 3.057 in Campania, 2.452 in Puglia, 2.082 nella Provincia autonoma di Trento, 2.030 in Sicilia, 1.742 in Abruzzo, 1.326 in Friuli Venezia Giulia, 1.515 nella Provincia autonoma di Bolzano, 903 in Sardegna, 795 in Calabria, 687 in Umbria, 588 in Valle d’Aosta, 277 in Basilicata e 202 in Molise. La Provincia Autonoma di Bolzano ha effettuato un ricalcolo dei guariti verificando una diminuzione di 110 persone rispetto a ieri.