Riapre dopo oltre 70 anni la Chiesa dei Santi Euno e Giuliano
Dopo oltre 70 anni la Chiesa dei Santi Euno e Giuliano riapre da oggi al pubblico, ospitando, fino al 12 marzo, una straordinaria istallazione dell’artista egiziano Wael Shawky, vincitore a Torino della I edizione del Mario Merz Prize, nell’ambito della sezione Arti Visive di BAM – Biennale Arcipelago Mediterraneo, promossa dal Comune di Palermo (Assessorato alla Cultura). Un’altra installazione di Shawky è visitabile a Palazzo Branciforte.
LA CHIESA DEI SS. EUNO E GIULIANO
La chiesa dei SS. Euno e Giuliano si trova nell’isolato compreso tra via Vetriera, piazza dello Spasimo, l’antica piazza S. Euno e il vicolo dei Risorti. Edificata tra il 1651 e il 1658, su iniziativa della Confraternita dei Seggettieri (o vastasi di cinga, i portantini che tra il XIII e il XVIII secolo trasportavano i clienti su sedili provvisti di aste, talvolta chiusi o coperti), andò
La cripta, decorata con caratteri barocchi, è costituita da un grande ambiente ipogeo largo come la chiesa soprastante, ma più lungo, oltre 6 metri sotto la piazza, al di sotto di quello che doveva un tempo essere stato il sagrato. Le pareti sono scandite da nicchie verticali e da un triplice ordine di loculi riccamente decorati, tutti destinati a ospitare a vista i corpi essiccati. Durante il restauro è stato ritrovato un altro ambiente ipogeo, sotto il piano della cripta, che, una volta svuotato delle ossa miste a fango che lo riempivano, si è rivelato un essiccatoio multiplo con un sistema di raccolta e smaltimento dei percolati.
La chiesetta è stata recuperata tentando di mantenerne l’aspetto originario – esiste un’unica foto, degli anni ’50 – Dal piano terra della canonica è stata ricostituita la scala di accesso alla cripta, ora visitabile. Sarà anche possibile accedere agli spazi ipogei.