Il casolare in cui venne ucciso Peppino Impastato bene pubblico
Su proposta del Presidente Nello Musumeci, la Giunta regionale siciliana ha approvato gli atti necessari per procedere alla espropriazione dell’edificio e del terreno circostante a Cinisi, in provincia di Palermo, in cui la mafia assassinò il 9 maggio 1978 Peppino Impastato. Il governo regionale ha impegnato 106.345 euro per l’acquisizione dell’immobile.
“Con il provvedimento assunto dal governo regionale manteniamo l’impegno, anche da me in prima persona, al tempo in cui guidavo la commissione Antimafia, nei confronti della famiglia Impastato e di tutta la comunità regionale”, dice il governatore Musumeci. “Quell’edificio – aggiunge – diventerà bene pubblico e accessibile alla fruizione di tutti. Peppino Impastato rappresenta un simbolo della Sicilia onesta che ha combattuto, e deve continuare a combattere, la criminalità mafiosa e il malaffare. Una figura che, oltre le diversità delle appartenenze politiche, costituisce un esempio di denuncia e di coraggio, soprattutto per le giovani generazioni”.