Il Liceo Danilo dolci di Palermo scende in piazza
Il liceo delle scienze umane Danilo Dolci, a Brancaccio, chiede con forza soluzioni ai problemi strutturali dell’istituto, che ormai si trascinano da diversi anni. Adesso, tre aule informatiche e ben undici aule del piano seminterrato della sede centrale di via Fichidindia rischiano di chiudere dopo un’ispezione dell’Asp che ha rilevato la non agibilità dei locali.
La scuola da 17 anni è in un bene confiscato e rappresenta un presidio di legalità e un riferimento educativo e formativo per i tanti ragazzi del quartiere e della Provincia. Ma non esiste un impianto elettrico adeguato e anti incendio, una palestra, riscaldamenti. Adesso che l’Asp ha interdetto l’utilizzo di una parte dei locali, il rischio è quello di finire l’anno scolastico con i doppi turni pomeridiani. Una situazione difficile da sostenere, anche perché è frequentato da tanti ragazzi disabili e molti pendolari.
E’ stato naturale così scrivere una lettera/appello al sindaco della città metropolitana, Leoluca Orlando. “Le istituzioni sono latitanti – dice il prof. Roberto Alessi, autore della lettera aperta – e a pagarne le spese sono sempre gli alunni e le famiglie. I doppi turni metterebbero in difficoltà le famiglie visto che tanti alunni sono pendolari e salterebbero anche tutte le attività pomeridiane”.
“Caro Sindaco”, continua la lettera – “sappiamo che la Città Metropolitana è un ente neonato, che ha ereditato gioie e, soprattutto, dolori della vecchia amministrazione provinciale e che a Lei, sin qui, non si possono imputare responsabilità. Ma, da oggi, il compito di trovare soluzioni ai nostri problemi e risposte alle nostre (invero semplici) domande è Suo. Qualcuno sembra volerci morti: noi siamo sicuri che quel qualcuno non è Lei. Noi non possiamo andar via, come sono stati costretti a fare i Suoi figli. Noi dobbiamo restare. Alla domanda “A chi appartieni?” vogliamo e dobbiamo rispondere, fieri: noi apparteniamo alle ragazze e ai ragazzi di Brancaccio.”
Parole nate dal cuore e soprattutto da parte di chi, in tutti questi anni di insegnamento, ha potuto leggere “gli occhi e gli sguardi” di ragazzi troppo spesso imprigionati in una realtà e in un contesto che non meritano.
E così, dopo la missiva arriva una prima risposta.
Da un comunicato del Comune si apprende, infatti, che è’ stata convocata dal Sindaco della Città Metropolitana Leoluca Orlando una riunione operativa con i rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Regionale e con i tecnici della Città Metropolitana e i dirigenti scolastici. “Sono già stati avviati dalla Città Metropolitana i lavori per la risoluzione dei problemi, dei quali si darà notizia all’ASP, avviando un’ interlocuzione richiedendo la massima collaborazione per evitare disagi agli utenti dell’Istituto”. E ancora – “In ogni caso la Città Metropolitana conta sulla solidarietà degli altri Istituti e assicura che massimo è l’impegno per evitare il ricorso ai doppi turni” – ha dichiarato il Sindaco Leoluca Orlando.
Intanto gli studenti hanno già programmato lunedì 20 alle ore 9,00 un corteo che partirà da piazza Verdi sino a piazza Pretoria. Chiederanno una vera scuola, sicura e accogliente, come è normale che sia.