Morti con Covid, morti di Covid e morti per Covid. Quando finirà quest’incubo?
Temevamo che Covid-19 non avrebbe provocato solo malati e morti “con” o “per” Covid.
Sta arrivando il conto salato di due mesi e mezzo di tempesta. Chi ha vissuto negli ospedali ha assistito a una diminuzione drastica dei pazienti (non Covid) nei Pronto soccorso. Sospese le terapie riabilitative, sospese le chemioterapie “non urgenti”, sospesa la “cura e la prevenzione”, persino le cure odontoiatriche, tutto ciò che non avesse a che fare con Covid. Allora ci si chiede: dove sono andate a finire le migliaia di pazienti che nei periodi normali affollano i Pronto Soccorso ? La realtà è che si sono verificati due fenomeni mai visti prima. Da una parte la sospensione delle pratiche mediche per liberare posti letto. Dall’altra, la gente ha avuto paura di rivolgersi ai Pronto soccorso e si è tenuta gli acciacchi a casa, a volte, fino a morirne. Ce lo dicono i dati analizzati sugli infarti registrati negli ultimi mesi.
La prima a lanciare l’allarme è stata la Società Italiana di Cardiologia. “Stiamo registrando una riduzione degli accessi in pronto soccorso per infarto del miocardio”. Le cause del ridotto o mancato arrivo in ospedale di questi pazienti con infarto miocardico acuto sono state descritte e analizzate in un articolo di “Circulation”, tra gli autori Giulio Guagliumi, direttore della Cardiologia Interventistica dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Dallo scoppio dell’emergenza Covid-19, la mortalità per infarto acuto è quasi triplicata e le procedure salvavita, come l’angioplastica, sono diminuite del 40%. Quindi morti con Covid, morti di Covid e morti per Covid. Quando finirà quest’incubo? (il Fatto).
MARIA RITA GISMONDO – direttore microbiologia clinica e virologia del “Sacco” di Milano