Tutti gli studenti ammessi alla maturità. E l’anno prossimo?
“La politica sarà ancora più prudente della scienza perché mai e poi mai metteremmo a rischio la vita degli studenti”. Lo ha dichiarato la ministra dell’Istruzione Azzolina. E sull’esame di maturità, ha voluto tenere il punto: “Gli studenti sono tutti ammessi, ma essere ammessi non significa essere promossi. Saranno tutti ammessi perché non abbiamo la certezza matematica di essere arrivati al 100 per cento degli studenti con la didattica a distanza”. Comunque sembra che il campo si restringa a “due ipotesi per la maturità: se si torna a scuola entro il 18 maggio, ci sarà una prova nazionale di italiano gestita dal Miur, la seconda prova sarà preparata dalla commissione interna. Dobbiamo garantire prove attinenti agli apprendimenti” – ha dichiarato Lucia Azzolina a “Che tempo che fa”. “Se non si tornasse a scuola per quella data, ci sarà un’unica prova orale. Chiedo agli studenti responsabilità, sono il futuro del Paese. Gli studenti sono ammessi tutti alla maturità”.
E così nel testo del decreto legge sulla scuola che arriva in consiglio dei ministri si definisce meglio l’ipotesi del tutti promossi. Si parla di recupero delle competenze non acquisite all’inizio del prossimo anno per tutti, si valorizza il lavoro svolto a distanza (valutando l’impegno degli alunni in questi mesi) e della possibilità di adattare la valutazione alla situazione emergenziale. Nella sostanza, quindi, su voti e valutazione finale non ci sarà spazio per bocciature o per rimandati le difficoltà che ancora ci sono con la didattica a distanza. Si evita, quindi, l’effetto paradossale di rendere obbligatoria la didattica a distanza e contemporaneamente dare il liberi tutti per gli studenti che sanno che ci sarà comunque la promozione assicurata. Dovranno dunque dimostrare di essere stati attenti e di aver ben lavorato in questi mesi da casa.
E l’anno prossimo? Si inizierà probabilmente all’inizio di settembre. Incombe però su questo inizio anche la questione dei supplenti, visto che sarà molto complicato svolgere quest’estate i concorsi in programma. E così i docenti supplenti rischiano di essere oltre 200 mila.
Azzolina ha parlato anche degli esami di terza media: “L’esame di terza media si farà comunque”, sia che le scuole riaprano sia che restino chiuse per l’emergenza coronavirus. Se la scuola non dovesse riaprire, “gli studenti presenteranno un elaborato e ci sarà lo scrutinio finale. L’esame comunque si farà”.